Reporting Season
Reporting season.
A distanza di pochi giorni dalla fine dell’anno, facciamo il punto sull’andamento della reporting season americana con l’aiuto del database fornito da LSEG.
Complessivamente, la reporting season del terzo trimestre dell’anno è andata bene.
Il 76% delle società ha riportato utili migliori delle attese, mentre il 61% ha riportato ricavi migliori delle attese.
A livello settoriale, si sono distinti il settore tecnologico, il settore dei servizi di comunicazione, il settore sanitario e quello dei finanziari.
Gli utili hanno registrato una crescita media annua del 9.1% nel terzo trimestre, spinti al rialzo dalle performance a doppia cifra del settore dei servizi di comunicazione, dal tecnologico e sanitario e delle utility.
A frenare i rialzi, con performance negative, il settore energetico e quello immobiliare.
Performance negative sono state registrate anche dal settore Industriale e da quello delle risorse di base. A livello di fatturato, il quadro è decisamente migliore.
Le divergenze e gli scostamenti tra settori si attenuano. Ancora una volta è il settore tecnologico quello che si è distinto per la crescita (+13%), seguito dal settore sanitario e da quello dei servizi di comunicazione (+7.5%).
Interessante notare il c.d. “fattore sorpresa”, cioè di quanto i dati pubblicati dalle aziende di ciascun settore si sono discostati dal consenso.
Tale fattore è stato pari al 7.5% per gli utili e all’1.5% a livello di fatturato.
I settori, che hanno maggiormente stupito gli investitori a livello di utili, sono stati il settore delle utility (+13%), il settore dei servizi di comunicazione (+11.6%) ed il settore dei consumi discrezionali (+9.8%).
A livello di fatturato, gli scostamenti tra dati pubblicati ed attese del mercato sono stati decisamente più contenuti e hanno visto il settore dei finanziari e quello sanitario distinguersi per i maggiori gap.
Per quanto riguarda le previsioni di crescita per il trimestre in corso e per i successivi, le stime degli analisti prevedono una crescita annua degli utili per il trimestre in corso del 9.6%, mentre il fatturato complessivo del mercato è visto salire del 4.2%.
Per il primo trimestre del 2025 gli utili sono visti in crescita del 12.8%, mentre il fatturato è visto in crescita del 5,0%. Le stime sono incoraggianti.
I settori, che traineranno la crescita nel trimestre in corso e nei successivi, saranno ancora il settore tecnologico, quello dei servizi di comunicazione, ma anche il settore sanitario e dei consumi discrezionali.
Il settore energetico continuerà a dare un contributo negativo alla crescita degli utili del mercato, almeno fino alla fine del primo semestre del 2025.
Per il terzo trimestre 2025 gli analisti si attendono una forte accelerazione della crescita degli utili per il settore degli industriali (30%) dei materiali di base (32%) e del settore immobiliare (23%).
Per il prossimo anno gli utili complessivi sono visti ancora in crescita. Questo dovrebbe dare supporto al mercato e dovrebbe contrarre, nel tempo, i multipli, a parità di valore dell’indice.
A completamento di questa analisi, si allega una tabella molto interessante, che riporta le attese sul 2025 delle diverse banche d’affari su crescita, inflazione, andamento del mercato cinese, tagli dei tassi, livello per lo S&P500 e per il rendimento del Treasury, così come per il cambio euro/usd.
Il consenso è per un rialzo limitato dello S&P500, per un indebolimento del dollaro, per un calo marginale dell’inflazione.
Altro tema su cui sono tutti d’accordo è la Cina, dove nessuno vede un rimbalzo. Infine, sul fronte taglio dei tassi e andamento del rendimento del Treasury, ci sono visioni piuttosto discordanti.
La dispersione dei valori è piuttosto elevata ad indicare un elevato livello di incertezza sul tema.