China🧧

Oct 03, 2024By omar fumagalli
omar fumagalli

ITA

E’ il tema del momento, non si parla di altro, dentro e fuori le sale operative, per una ragione o per l’altra.
I flussi sul mercato cinese si stanno intensificando, dall’acquisto di ETF, all’acquisto dei singoli titoli quotati. 

La volontĂ  di comprare Cina e fare spazio in portafoglio a questa asset class bistrattata fino a soli 10 giorni fa, è talmente forte che, nella seduta di ieri, molti gestori hanno venduto “i gioielli di famiglia”, vale a dire le azioni tecnologiche americane per comprare titoli come Alibaba, Baidu, PDD, JD Com, Xpeng, etc. 

Il passaggio è stato da manuale man mano che scendeva il Nasdaq, i titoli appena citati tornavano a prendere momentum rialzista.

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Escludendo questo passaggio di asset allocation che ha coinvolto in USA principalmente i titoli tecnologici, la performance dell’indice S&P500 sarebbe stata piatta. 

Invece l’indice ha chiuso con il segno meno registrando un meno 0.9%. Allora si deve riflettere su questa tendenza. 

Se tale trend dovesse continuare, si potrebbe assistere ad un ulteriore pressione sugli indici, guidata proprio dalle vendite sui titoli tecnologici per finanziare gli acquisti sulla Cina.

L’euforia sul mercato cinese sta aumentando e coinvolge i gestori di tutto il mondo, da quelli locali ai gestori di fondi hedge americani.

L’uso di opzioni per esporsi al mercato azionario è molto diffuso in Cina, talmente diffuso che, al contrario di quanto avviene per il VIX, quando il mercato cinese sale, sale anche la volatilitĂ  implicita delle opzioni. 

L’indicatore VHSI (volatilitĂ ) ha mostrato una correlazione positiva con gli indici molto forte e quest’anno tale correlazione è arrivata a toccare livelli massimi. 

In occasione dell’ultimo rally, l’indice Hang Seng e il VHSI si sono mossi allo stesso modo, nella stessa direzione, ad indicare l’elevato uso di opzioni call per esporsi sul mercato.

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A comprare opzioni call non sono solo gli investitori privati, ma anche i fondi hedge, sia quelli che sono corti che quelli che vogliono andare lunghi. 

Per quanto riguarda i primi, lĂ  fuori ci sono molti fondi macro hedge che sono short di Cina a cui i recenti rialzi degli indici CSI 300 e del Dragon Index hanno fatto realizzare perdite per 6.9 miliardi di Usd. 

Di queste circa la metĂ  sono guadagni evaporati, mentre 3.2 miliardi Usd sono perdite da mark to market di posizioni short non ancora chiuse.
Facendo due conti un po’ approssimativi, se gli indici cinesi hanno registrato un rialzo del 30% e le perdite sono state per 6.9 miliardi di Usd, si potrebbe dire che l’ammontare di posizioni short sul mercato è pari a circa 20-21miliardi di Usd. Per coprire queste posizioni, i fondi hedge sono ricorsi alle opzioni call In questo modo mantengono la posizione short, ma si proteggono da ulteriori perdite. Tuttavia, l’acquisto di opzioni call ha portato il mercato a salire ancora, per il meccanismo del delta hedging dei market maker. 

Tali acquisti di opzioni call si aggiungono agli acquisti di fondi hedge, che vogliono comprare la Cina, dopo mesi di scetticismo e di perdite realizzate ogni volta che speravano che si verificasse un rimbalzo. 

Dato le ferite precedenti, questi fondi preferiscono entrare sul mercato tramite l’acquisto di call o tramite altre strategie in opzioni.
In questo contesto diventa utile individuare dove si concentra maggiormente l’acquisto di opzioni call, da un lato, vengono acquistate sugli ETF, dall’altro esse coinvolgono i singoli titoli. 

In sintesi, il mercato azionario cinese sta crescendo velocemente, da un lato, c’è un posizionamento ancora molto scarico da parte degli operatori. 

In secondo luogo, il mercato era, non solo sottopesato, ma anche molto “corto” sulla Cina. 

Una recente indagine di BoA evidenzia come il trade “short Cina” fosse uno dei trade piĂą affollati del 2024. 

In terzo luogo, le nuove misure, adottate dal governo cinese e dalla PBOC, potrebbero fare la differenza, incidendo sul gap di performance e valutativo tra Cina e USA, che è ancora molto elevato. 

Infine, a comprare sono un po’ tutti, fondi tradizionali, fondi hedge ed investitori privati, soprattutto tramite opzioni call.
Tutto questo, considerato congiuntamente, porta ad una situazione di elevata euforia, che potrebbe tradursi in una prosecuzione “naturale e forzata” del rally in corso.

ENG

It's the topic of the moment, there's nothing else being talked about, inside and outside the trading rooms, for one reason or another. 
Flows on the Chinese market are intensifying, from the purchase of ETFs to the purchase of individual listed stocks. 

The desire to buy China and make room in the portfolio for this asset class that was mistreated until just 10 days ago, is so strong that, in yesterday's session, many managers sold "the family jewels", that is, American technology stocks, to buy stocks like Alibaba, Baidu, PDD, JD Com, Xpeng, etc.

The transition was textbook as the Nasdaq fell, the stocks just mentioned began to gain bullish momentum again. 

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Excluding this asset allocation transition that mainly involved technology stocks in the US, the performance of the S&P500 index would have been flat. 

Instead, the index closed with a minus sign, recording a minus 0.9%. So we need to reflect on this trend. 

If this trend continues, we could see further pressure on the indices, driven precisely by the selling of technology stocks to finance purchases in China.

The euphoria in the Chinese market is increasing and involves managers from all over the world, from local ones to American hedge fund managers.

The use of options to gain exposure to the stock market is very widespread in China, so widespread that, unlike what happens with the VIX, when the Chinese market rises, the implied volatility of the options also goes up.

The VHSI (volatility) indicator has shown a very strong positive correlation with the indices and this year this correlation has reached maximum levels.

During the last rally, the Hang Seng Index and the VHSI moved in the same way, in the same direction, indicating the high use of call options to gain exposure to the market.

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It is not only private investors who are buying calls, but also hedge funds, both those who are short and those who want to go long.

As for the former, there are many macro hedge funds out there that are short China that have suffered realized losses of $6.9 billion from the recent rises in the CSI 300 and Dragon Indexes. 

Of these, about half are evaporated gains, while $3.2 billion are mark-to-market losses from short positions that have not yet been closed. 
Doing some rough calculations, if the Chinese indices have risen by 30% and losses have been $6.9 billion, one could say that the amount of short positions on the market is equal to about $20-21 billion.
To cover these positions, hedge funds have resorted to call options. In this way, they maintain the short position, but protect themselves from further losses. However, the purchase of call options has caused the market to rise further, due to the delta hedging mechanism of the market makers. 

These call option purchases are in addition to hedge fund purchases, which want to buy China, after months of skepticism and losses realized every time they hoped for a rebound. 

Given the previous wounds, these funds prefer to enter the market through the purchase of calls or through other option strategies. 
In this context, it becomes useful to identify where the purchase of call options is concentrated most, on the one hand, they are purchased on ETFs, on the other they involve individual stocks. 

In summary, the Chinese stock market is growing rapidly, on the one hand, there is still a very light positioning by operators. 

Secondly, the market was not only underweight, but also very “short” on China. 

A recent BoA survey highlights how the “short China” trade was one of the most crowded trades of 2024. Third, the new measures, adopted by the Chinese government and the PBOC, could make a difference, affecting the performance and valuation gap between China and the US, which is still very high. Finally, everyone is buying, traditional funds, hedge funds and private investors, especially through call options. All this, considered together, leads to a situation of high euphoria, which could translate into a “natural and forced” continuation of the current rally.