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Nov 06, 2024By omar fumagalli
omar fumagalli
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ITA🇮🇹

La notte elettorale americana ha portato i mercati globali a reagire con vigore ai risultati preliminari, che vedono Donald Trump in vantaggio su Kamala Harris. Questo scenario ha acceso l’ottimismo tra alcuni investitori, che interpretano una possibile presidenza Trump come favorevole per la crescita economica interna, il dollaro e le cripto valute, mentre altri osservano l’incertezza con cautela. Le aspettative di politiche pro-business, protezionistiche e con minore regolamentazione, caratteristiche dell’agenda Trump, hanno stimolato movimenti nelle principali asset class.

Mercati Azionari USA

Le azioni americane hanno reagito con entusiasmo ai segnali di un potenziale ritorno di Trump alla Casa Bianca. I future sull'indice S&P 500 sono saliti dell’1,2%, mentre l'indice Russell 2000, che raccoglie le piccole capitalizzazioni, ha registrato un’impennata del 2,5%. Questa risposta riflette la fiducia degli investitori in una crescita interna trainata dalle politiche protezionistiche di Trump, percepite come un sostegno per le aziende maggiormente orientate al mercato domestico. Come ha osservato, Andrew Tyler di JPMorgan Securities, “qualsiasi risultato diverso da una vittoria completa dei Democratici potrebbe spingere i mercati azionari in rialzo,” poiché manterrebbe in vigore trattamenti fiscali favorevoli per le imprese. Le reazioni degli investitori sono però miste. Alcuni settori, come la tecnologia e l'industria, potrebbero beneficiare di misure pro-crescita, mentre le preoccupazioni riguardano il rischio di nuove tensioni commerciali. Mark Haefele di UBS Global Wealth Management, ha indicato che, nonostante la volatilità, il loro obiettivo per l'indice S&P 500 rimane fissato a 6.600 punti entro il 2025, trainato da una crescita strutturale guidata dall’IA e da una prospettiva di tassi d'interesse in calo. Secondo Haefele, questo obiettivo non cambierà in modo significativo indipendentemente dall’esito elettorale.

Dollaro e Mercati Valutari

Il dollaro ha guadagnato terreno, con il Bloomberg Dollar Spot Index in rialzo dell'1,1%, il più grande aumento dal febbraio 2023. La forza del dollaro riflette le aspettative di tassi d’interesse più elevati e di una politica economica pro-crescita sotto Trump. Di conseguenza, le valute emergenti e quelle più sensibili al rischio di politiche protezionistiche hanno subito pressioni. Il peso messicano è crollato del 2,3%, mentre lo yen giapponese e l'euro hanno perso rispettivamente l'1,2% contro il dollaro. Helen Given, trader di Monex, ha spiegato che la bassa liquidità nei mercati asiatici ha amplificato i movimenti iniziali, con i primi risultati elettorali che hanno spinto gli investitori a scommettere su un dollaro più forte. Ken Cheung, stratega di Mizuho Bank, ha osservato che una vittoria di Trump potrebbe intensificare le pressioni sul renminbi cinese, soprattutto considerando il rischio di una nuova guerra commerciale. In caso di un forte deprezzamento dello yuan, ci si aspetta che la Bank of China intervenga per stabilizzare la valuta e proteggere l’economia.

Cripto valute

Le cripto valute, in particolare Bitcoin, hanno registrato un rally significativo con l’aumento delle probabilità di vittoria per Trump. Bitcoin ha superato i 75.000 Usd, segnando un nuovo record. Gli investitori vedono il sostegno pubblico di Trump per le cripto valute come un segnale di politiche meno restrittive. Frederick Collins di VeloData ha attribuito l’aumento di Bitcoin ai “buoni risultati iniziali per Trump,” interpretando la cripto valuta come uno degli strumenti più liquidi per tradare l’elezione, strettamente legata ai risultati politici. Anche Ethereum e Dogecoin hanno registrato guadagni importanti, quest’ultimo sostenuto in parte dal supporto del noto sostenitore di Trump, Elon Musk. Cosmo Jiang di Pantera Capital ha evidenziato come Dogecoin sia diventato una “Trump trader” associata all’appoggio di Musk.

  Mercato Obbligazionario

I titoli di Stato americani hanno subito una brusca impennata dei rendimenti. Il rendimento del Treasury decennale è aumentato di 12 punti base, raggiungendo il 4,39%, il livello più alto da quattro mesi. Gli investitori anticipano che un'amministrazione Trump potrebbe portare a politiche fiscali espansive e un aumento dell'inflazione, spingendo i rendimenti obbligazionari verso l'alto. Priya Misra di JP Morgan Investment Management ha osservato che il mercato sta già prezzando una vittoria di Trump, con ulteriori movimenti attesi se i risultati continueranno a favorirlo.

Materie prime

L’oro è rimasto stabile, nonostante il rafforzamento del dollaro, poiché la domanda di beni rifugio ha bilanciato l’apprezzamento della valuta. Tuttavia, il petrolio ha registrato un lieve calo, con il West Texas Intermediate in ribasso dell'1,1% a 71,20 Usd al barile, probabilmente riflettendo le incertezze su possibili cambiamenti nelle politiche commerciali e nei consumi energetici globali in caso di vittoria di Trump.

Sentiment di Mercato e VolatilitĂ 

La volatilità dei mercati è aumentata sensibilmente, riflettendo le aspettative e le incertezze legate all’esito elettorale. Goldman Sachs ha previsto che una vittoria repubblicana potrebbe spingere l'indice S&P 500 in rialzo del 3%, mentre una vittoria democratica potrebbe portare a un calo della stessa entità. Questa sensibilità riflette il posizionamento degli investitori rispetto alle politiche di stimolo fiscale e alle preoccupazioni inflazionistiche.


Guardando avanti, molti investitori, come James Demmert di Main Street Research, consigliano di guardare oltre l’elezione, focalizzandosi sui fondamentali economici che continuano a mostrare segnali positivi, con una Federal Reserve accomodante e un possibile taglio dei tassi in vista. Questo clima economico, unito a un potenziale rally di fine anno, rappresenta un terreno fertile per le azioni. Anche Jeff Schulze di ClearBridge Investments ha commentato che una vittoria di Trump potrebbe essere positiva per i titoli azionari, mantenendo in vigore trattamenti fiscali favorevoli per le aziende.


Due riflessioni sull’esito elettorale. 


1.    Come descritto sopra, ci sono sicuramente degli elementi che favoriscono il proseguimento del rally del mercato azionario. Una FED accomodante, la stagionalitĂ , la tenuta del ciclo macro, le politiche fiscali espansive di Trump e le misure protezionistiche potrebbero sicuramente deporre a favore dei mercati azionari, con particolare riferimento alle azioni small cap, le cui aziende sono maggiormente esposte all’economia domestica. I titoli small cap sono maggiormente esposti all’economia domestica, tuttavia l’indice Russell 2000 è un indice in cui il 40% delle aziende non produce profitti ed i cui rialzi sono alimentati da analisi top down e ragionamenti che partono da macro analisi. L’analisi micro dice che questo comparto non è affatto solido e che sta facendo fatica a produrre utili.


2.    Le misure di Trump ed il relativo Trump trade porteranno ad un aumento dell’inflazione e ad un aumento dei tassi. L’applicazione dei dazi commerciali ha l’effetto di rendere piĂą costose le merci importate con impatto negativo sulla marginalitĂ  delle aziende o con impatto al rialzo sui prezzi al consumo. L’aumento dei rendimenti nella parte a lunga della curva aumenta i costi dei mutui. I tassi swap, i c.d. IRS, su cui vengono emessi nuovi mutui, riflettono questo aumento dei rendimenti con la conseguenza che per il consumatore USA i mutui diventano piĂą cari con effetti negativi sul potere di acquisto, giĂ  minato da un possibile aumento dell’inflazione. Prospettive per futuri aumenti dell’inflazione potrebbero portare poi la FED ad essere meno accomodante di quanto il mercato si attende con effetti negativi sul sentiment e sulle valutazioni azionarie.


Oggi, in preda all’euforia, gli operatori vedono solo il bicchiere mezzo pieno, ma le impennate dei rendimenti, come quelle a cui stiamo assistendo questa mattina, non sono affatto salutari per i mercati.

ENG🇺🇸

International Business Meeting

The US election night has led global markets to react vigorously to the preliminary results, which see Donald Trump ahead of Kamala Harris. This scenario has sparked optimism among some investors, who interpret a possible Trump presidency as favorable for domestic economic growth, the dollar and cryptocurrencies, while others are watching the uncertainty with caution. Expectations of pro-business, protectionist and less regulated policies, characteristic of the Trump agenda, have stimulated movements in the main asset classes.
 
US Stock Markets
US stocks have reacted enthusiastically to the signs of a potential return of Trump to the White House. Futures on the S&P 500 index rose 1.2%, while the Russell 2000 index, which includes small caps, recorded a 2.5% surge. This response reflects investors' confidence in domestic growth driven by Trump's protectionist policies, perceived as a support for companies more oriented towards the domestic market. As Andrew Tyler of JPMorgan Securities noted, “anything other than a complete Democrat victory could send equity markets higher,” as it would keep favorable corporate tax treatments in place. Investor reactions, however, are mixed. Some sectors, such as technology and industrials, could benefit from pro-growth measures, while concerns surround the risk of renewed trade tensions. Mark Haefele of UBS Global Wealth Management indicated that despite the volatility, their target for the S&P 500 index remains set at 6,600 by 2025, driven by AI-driven structural growth and a declining interest rate outlook. According to Haefele, this target will not change significantly regardless of the election outcome.

Dollar and Currency Markets
The dollar gained ground, with the Bloomberg Dollar Spot Index rising 1.1%, its biggest gain since February 2023. The dollar’s ​​strength reflects expectations of higher interest rates and pro-growth economic policy under Trump. As a result, emerging currencies and those most sensitive to the risk of protectionist policies came under pressure. The Mexican peso fell 2.3%, while the Japanese yen and the euro lost 1.2% against the dollar. Helen Given, a trader at Monex, explained that low liquidity in Asian markets amplified the initial moves, with early election results prompting investors to bet on a stronger dollar. Ken Cheung, a strategist at Mizuho Bank, noted that a Trump victory could intensify pressure on the Chinese renminbi, especially given the risk of a new trade war. In the event of a sharp yuan depreciation, the Bank of China is expected to step in to stabilize the currency and protect the economy.
 
Cryptocurrencies
Cryptocurrencies, especially Bitcoin, have rallied significantly as Trump’s chances of winning have increased. Bitcoin has surpassed $75,000, marking a new record. Investors see Trump’s public support for cryptocurrencies as a sign of less restrictive policies. VeloData’s Frederick Collins attributed Bitcoin’s rise to “good early results for Trump,” interpreting the cryptocurrency as one of the most liquid instruments to trade the election, which is closely tied to political outcomes. Ethereum and Dogecoin have also seen significant gains, the latter partly supported by the support of prominent Trump supporter Elon Musk. Pantera Capital’s Cosmo Jiang highlighted how Dogecoin has become a “Trump trader” associated with Musk’s support.
  
Bond Market
US government bonds saw a sharp spike in yields. The 10-year Treasury yield rose 12 basis points to 4.39%, its highest level in four months. Investors anticipate that a Trump administration could lead to expansionary fiscal policies and higher inflation, pushing bond yields higher. Priya Misra of JP Morgan Investment Management noted that the market is already pricing in a Trump victory, with further moves expected if the results continue to favor him.
 
Commodities
Gold was steady despite a stronger dollar, as demand for safe-haven assets offset the currency’s appreciation. However, oil fell slightly, with West Texas Intermediate down 1.1% to $71.20 a barrel, likely reflecting uncertainty over possible changes in trade policies and global energy consumption in the event of a Trump victory.
 
Market Sentiment and Volatility
Market volatility has increased significantly, reflecting expectations and uncertainty surrounding the election outcome. Goldman Sachs has forecast that a Republican victory could push the S&P 500 up 3%, while a Democratic victory could lead to a decline of the same amount. This sensitivity reflects investors’ positioning on fiscal stimulus policies and inflation concerns.
 
Looking ahead, many investors, such as James Demmert of Main Street Research, recommend looking beyond the election, focusing on economic fundamentals that continue to show positive signs, with a dovish Federal Reserve and a possible rate cut in sight. This economic climate, combined with a potential end-of-year rally, is fertile ground for stocks. Jeff Schulze of ClearBridge Investments also commented that a Trump victory could be positive for stocks, keeping favorable tax treatments for companies in place.

Two thoughts on the election outcome. 
 
1.    As described above, there are certainly elements that favor the continuation of the stock market rally. An accommodating FED, seasonality, the stability of the macro cycle, Trump's expansionary fiscal policies and protectionist measures could certainly be in favor of the stock markets, with particular reference to small cap stocks, whose companies are more exposed to the domestic economy. Small cap stocks are more exposed to the domestic economy, however the Russell 2000 index is an index in which 40% of companies do not produce profits and whose increases are fueled by top-down analyses and reasoning that starts from macro analyses. Micro analysis says that this sector is not solid at all and that it is struggling to produce profits. 
 
2.    Trump's measures and the related Trump trade will lead to an increase in inflation and an increase in rates. The application of trade duties has the effect of making imported goods more expensive with a negative impact on the margins of companies or with an upward impact on consumer prices. The increase in yields in the long part of the curve increases the cost of mortgages. Swap rates, the so-called IRS, on which new mortgages are issued, reflect this increase in yields with the consequence that for the US consumer mortgages become more expensive with negative effects on purchasing power, already undermined by a possible increase in inflation. Prospects for future increases in inflation could then lead the FED to be less accommodating than the market expects with negative effects on sentiment and stock valuations.
 
Today, in the grip of euphoria, operators only see the glass half full, but the spikes in yields, such as those we are witnessing this morning, are not at all healthy for the markets.